Il ramen è un piatto della cucina giapponese a base di tagliolini in brodo. È un alimento di origine cinese, introdotto nel paese in circostanze non ben definite e che riscosse un enorme successo in seguito all'invenzione dei ramen istantanei nel 1958, ritenuta la più grande invenzione nipponica del XX secolo. Negli anni il ramen è diventato uno dei simboli del Giappone, tanto che a Yokohama è stato aperto un museo dedicato.
In Giappone si trovano un'infinità di ristoranti dove mangiarlo, dai classici izakaya ai più indicati ramen-ya, ossia dei piccoli locali con pochi posti a sedere al bancone, dove è consuetudine mangiare e lasciare subito il posto ad altri clienti, in modo tale che il locale abbia un continuo ricambio e i prezzi rimangano bassi.
TIPOLOGIE DI RAMEN
Esistono essenzialmente quattro tipologie di ramen a seconda del tipo di brodo:
- Shoyu: ramen dal colorito marrone chiaro, dato dalla presenza della salsa di soia, che in giapponese si chiama shoyu. Il brodo è solitamente a base di pollo, ma può contenere anche carne di maiale o pesce a seconda dell'area geografica. È la tipologia di ramen più diffusa, contraddistinta da un gusto intenso ma pur sempre leggero al palato. È molto popolare nella città di Asahikawa.
- Shio: è probabilmente il più antico dei quattro, la parola shio significa sale, e indica quindi un brodo piuttosto salato e chiaro a base di pollo.
- Tonkotsu: originario di Fukuoka, dove lo si può gustare negli yatai, dei ristorantini microscopici con 7/8 posti a sedere. Il brodo si ottiene bollendo le ossa di maiale per molte ore, presenta un colorito opaco e una consistenza cremosa.
- Miso: brodo insaporito con la pasta di miso, che gli dona un colorito opaco ed un gusto deciso. È tipico di Sapporo, ed è il piatto ideale per riscaldarsi durante le fredde giornate nel nord del Giappone.
In aggiunta al condimento del brodo, esiste anche una distinzione tra i vari noodles utilizzati: in genere sono lunghi ed elastici, ma alcuni possono essere più spessi, altri invece arricciati.
VARIANTI REGIONALI
Esistono un sacco di varianti regionali, alcune delle quali hanno acquistato nel tempo sempre più popolarità e oggigiorno è possibile trovarle un po' in tutto il paese. Tra le più conosciute troviamo:
- Hakata Ramen: versione originaria di Hakata, antico nome di Fukuoka, dove lo si può mangiare negli yatai, bancarelle con pochissimi posti a sedere con un'atmosfera molto amichevole. Il brodo è particolarmente denso e cremoso ed è accompagnato da generose fette di maiale brasato, chiamate chashu.
- Sapporo Ramen: contraddistinto da noodles spessi e gustosi, accompagnati da prodotti freschi tipici dell'Hokkaido. Il brodo a base di miso presenta un gusto forte ed è apprezzato un po' in tutto il paese.
- Asahikawa Ramen: proveniente dalla città omonima nel nord del Giappone, presenta un brodo a base di salsa di soia con noodles fini e molti ingredienti tra cui cipolle verdi, chashu, uova e menma.
- Tokyo Ramen: originario della capitale nipponica, e più precisamente del quartiere di Ogikubo, dove sopravvivono ancora alcuni ristoranti tipici. Il brodo è a base di salsa di soia ed è insaporito con dashi.
- Kitakata Ramen: brodo di maiale insaporito con dashi, ricavato da sardine essiccate. I noodles sono lunghi e gommosi, e tra gli ingredienti più comuni vi sono chashu, menma e cipolle verdi.
- Onomichi Ramen: caratteristici della prefettura di Hiroshima; il brodo è insaporito con dashi ricavato dai pesci pescati nel Mare Interno di Seto. I noodles sono piuttosto fini.