FAQ

In questa pagina ho riassunto le domande che più di frequente mi vengono poste sui social, per e-mail e nella vita di tutti giorni. Per evitare di ripetere sempre le stesse cose, qui di seguito troverete le relative risposte.


DOMANDE PERSONALI

 

1. Vivi in Giappone?
Trascorro lunghi periodi durante l’anno in Giappone, ma non ci vivo per scelta.
2. Ci possiamo incontrare in Giappone?
Non vivendo in Giappone, ritengo sia complicato organizzare un incontro. Nel caso in cui entrambi ci trovassimo lì nello stesso periodo potremmo anche vederci, salvo impegni già programmati. Per restare sempre aggiornati sui miei prossimi viaggi, vi consiglio di seguire i miei canali ufficiali su Instagram e Facebook.
3. Organizzi viaggi di gruppo in Giappone?
No, al momento non organizzo viaggi di gruppo. Sono tuttavia disponibile a creare itinerari personalizzati su richiesta, e quindi adatti per un viaggio in autonomia. Contattatemi pure se siete interessati/e compilando l’apposito modulo di contatto, di norma rispondo entro 24 ore.
4. Come è nata questa tua passione per il Giappone?
Il Giappone ha sempre fatto parte della mia vita, ma la passione intesa come desiderio insaziabile di scoprire nuovi posti, e di raccontare curiosi aneddoti culturali e non sul mio sito, è nata dopo il mio primo viaggio in Giappone. In quel frangente avevo scoperto un Paese con le condizioni ideali per viaggiare: città pulite e sicure, treni puntuali e persone incredibilmente educate e premurose.
5. Cosa ti ha indotto ad avviare il tuo sito?
A spingermi in questa avventura è stata l’intenzione di creare una sorta di archivio virtuale basato sulle mie esperienze in Giappone, in modo tale che chi sognasse di andarci avrebbe potuto disporre di uno strumento che io stesso avrei voluto utilizzare per pianificare il mio primo viaggio, ma che purtroppo in italiano non era disponibile.
6. Perché affidarsi al tuo sito per pianificare un viaggio in Giappone?
Per l’autenticità dei contenuti, io scrivo solo su ciò che ho provato o visto di persona.
7. Che attrezzatura hai?
Dispongo di un kit fotografico da viaggio, che cambio/aggiorno continuamente. Preferisco non specificare cosa utilizzo perché sono fermamente convinto che non sia importante l’attrezzatura, siate creativi e anche con un semplice smartphone otterrete ottimi risultati.
8. Come hai imparato il giapponese?
Ho frequentato un corso con un’insegnante madrelingua, a cui ho abbinato lo studio della lingua in autonomia che mi ha permesso di conseguire la certificazione JLPT N4 nel 2022.
9. Qual è il piatto che preferisci della cucina giapponese?
Amo il ramen in tutte le sue varianti, ma adoro anche il riso al curry specialmente se piccante.
10. Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
Desidero diventare il punto di riferimento di una community sempre più numerosa di persone appassionate di Giappone, grazie alla quale possono scaturire tante belle idee, come ad esempio raduni per conoscerci di persona e tour di gruppo per condividere insieme esperienze indimenticabili in Giappone.


DOMANDE SUI VIAGGI IN GIAPPONE

 

1. È rischioso per una donna viaggiare in solitaria in Giappone?
La micro-criminalità è praticamente inesistente, anche nelle metropoli ci si può spostare liberamente a qualsiasi ora del giorno e della notte senza percepire pericoli. Ovviamente non vi posso garantire al 100% che non avrete problemi, ma in linea di massima il Giappone è un posto molto sicuro e adatto per le donne che viaggiano sole.
2. Bisogna fare il visto per entrare?
I cittadini italiani che si recano in Giappone per motivi turistici o personali (es. visita a parenti o amici), per un periodo inferiore a 90 giorni, non necessitano di un visto.
3. Si mangia bene in Giappone?
Considero la cucina giapponese tra le più buone del mondo, e questo è un eccezionale punto a favore perché a noi italiani piace il buon cibo ma spesso all’estero si mangia male.
4. Quanto costa mangiare in Giappone?
Non molto, sicuramente meno di quanto vi immaginiate. Mangiare al ristorante costa una miseria, con 5-6 € si può consumare un pasto saziante anche in città.
5. Perché frutta e verdura sono vendute a peso d’oro?
Questo è un altro stereotipo che voglio sfatare. In genere i prezzi dei prodotti ortofrutticoli adibiti ad uso quotidiano sono più alti che in Italia, ma niente di esagerato. A costare una cifra sono frutta e verdura da regalo, che ovviamente i giapponesi non consumano tutti i giorni ma che acquistano per occasioni speciali. Si tratta di prodotti privi di imperfezioni, sottoposti ad un processo di coltivazione molto dispendioso e che quindi fa lievitare il prezzo. Un mango senza ammaccature può costare 80 €, mentre un grappolo d’uva con chicchi perfetti anche 300 €.
6. Giapponesi e cinesi sono uguali?
È una domanda talmente banale che ho esitato fino all’ultimo ad inserirla in questa lista, eppure compare perché in molti confondono questi due popoli. È un po’ come se un italiano venisse paragonato ad un tedesco, posso esserci delle affinità ma sono comunque persone appartenenti a due culture diverse.
7. Come mai in Giappone il numero di suicidi è così alto?
Probabilmente il dato va ricondotto a disagi sociali che effettivamente esistono soprattutto tra i giovanissimi, ma vi assicuro che non è una pratica diffusa così tanto come sembra. Il tasso di suicidi in Giappone è circa tre volte più alto rispetto all’Italia, un dato che dal nostro punto di vista è elevato ma che rimane comunque molto al di sotto di tanti altri paesi a cui non associamo questo fenomeno, come ad esempio gli Stati Uniti.
8. Perché i giapponesi indossano le mascherine?
Questa domanda era di moda prima che della epidemia di Covid-19. Al tempo, molti italiani pensavano che fosse un’usanza legata ad un eccessivo livello di inquinamento nell’aria, ma ora abbiamo imparato tutti che indossare la mascherina è un modo per impedire la diffusione di eventuali germi e microbi dovuti a influenze e malattie.
9. Per viaggiare in Giappone bisogna sapere il giapponese?
No, non è fondamentale. Nonostante troverete pochi giapponesi in grado di parlare inglese, la loro immensa disponibilità vi permetterà di venire a capo delle problematiche che possono sorgere durante un viaggio. Ovviamente io consiglio di imparare la lingua per vivere un’esperienza più autentica, ma non è indispensabile.
10. Funzionano le carte di credito?
Funzionano, e recentemente sono sempre più accettate nei locali, ma non fateci affidamento totale. Nei ristoranti più piccoli o nei templi/santuari capita spesso che si possa pagare solo ed esclusivamente in contanti, perciò vi consiglio di portare un quantitativo di denaro liquido sufficiente a coprire le vostre spese (cibo, trasporti ecc.).
11. È rischioso viaggiare con molti soldi?
Non abbiate timori di portare con voi un elevato quantitativo di soldi, nel Paese vige un livello di sicurezza molto alto che vi consentirà di viaggiare tranquilli senza dover preoccuparvi di scippi, rapine o altro.
12. Dove mi conviene cambiare i soldi?
In banca in Italia. Ho scritto un articolo più approfondito su dove effettuare il cambio Euro/Yen.
13. Come si fa a conoscere un giapponese?
Anche in questo caso, ho scritto un articolo esaustivo su come/dove conoscere giapponesi.
14. Come sono visti gli italiani in Giappone?
Sono ben visti, ma in genere ragazzi di altre nazionalità sono più popolari come ad esempio gli americani.
15. Mi porti qualcosa dal Giappone?
No, mi spiace ma ho la valigia sempre piena, a malapena riesco a portare a casa qualcosa per me. Eventualmente se vi serve qualcosa di specifico mandatemi una e-mail e vi indirizzo su qualche sito che tratta quel prodotto o un negozio in cui acquistarlo in Giappone.