Terremoti in Giappone

Vivere in Giappone significa anche imparare a convivere con i terremoti, il paese sorge infatti sul punto d’incontro tra quattro placche tettoniche (filippina, euro-asiatica, nord americana e del Pacifico).

Nello specifico, la regione del Kanto dove si trovano tra le altre Tokyo e Yokohama, giace sopra tre placche in continuo movimento, quando poi una di esse scivola sotto un’altra viene liberata un’enorme quantità di energia che causa questi fenomeni naturali.

 

MISURE DI PREVENZIONE

Nonostante il Giappone sia all’avanguardia in materia di prevenzione dei terremoti, risulta pressoché impossibile prevedere l’arrivo di un sisma. Il paese è interessato ogni giorno da moltissimi terremoti, tuttavia solo pochi hanno un’intensità tale da essere percepiti e raramente si verificano danni a persone o cose.

Gli edifici vengono costruiti rispettando dei severissimi criteri anti-sismici e anche le costruzioni più datate hanno dovuto adattarsi alle nuove direttive. Per i costruttori che modificano i risultati dei test falsificandoli o che non rispettano le normative sono previste delle pene alquanto severe. Oltre alla sicurezza degli edifici i giapponesi frequentano regolarmente corsi ed esercitazioni che permettono di mantenere la calma ed uscire al meglio dalle situazioni di rischio limitando al massimo i danni.

 

COMPORTAMENTO DA TENERE

Per sapere come comportarsi potete consultare questo manuale redatto in lingua inglese e giapponese dal governo metropolitano di Tokyo, che dispone anche di una mappa con i luoghi di riferimento in caso di emergenza. Esiste anche un’applicazione per smartphone (AndroidIphone) molto utile, con indicazioni da adottare in caso di calamità naturali e che consente di ricevere messaggi che anticipano le stesse.

Nel caso si verifichi un terremoto, allontanatevi dagli oggetti in vetro e non fatevi prendere dal panico. Se vi trovate nei piani alti degli edifici più vecchi è normale sentire una lieve oscillazione, cercate di proteggervi sotto un tavolo e mantenete la calma. Di norma all’interno delle abitazioni giapponesi è presente anche un kit di sopravvivenza con torcia (anche negli hotel), radio, cibo e acqua per alcuni giorni in caso di emergenza. Se vi trovate in una zona costiera prestate molta attenzione alla formazione di un eventuale tsunami in seguito al terremoto; accendete la radio e tenetevi aggiornati ascoltando le news. Il termine tsunami è stato coniato proprio in Giappone e identifica una grande onda anomala che viene a crearsi in seguito a un terremoto sottomarino.

 

I TERREMOTI NELLA STORIA

Nessuna zona del paese è stata risparmiata dai terremoti, tuttavia l’evento che portò più morte e distruzione fu il Grande Terremoto del Kanto del 1923, una catastrofe che si abbatté su Tokyo causando oltre 100.000 vittime. Nel passato più recente il Terremoto di Kobe del 1995 causò la morte di oltre 6000 persone e la completa distruzione di oltre 100.000 abitazioni.

Più recentemente ancora la cronaca di tutto il mondo ha visto protagonista la regione del Tohoku, colpita l’11 marzo del 2011 dal terremoto più forte che sia mai stato registrato nel paese, da cui scaturì uno tsunami gigantesco. I due fenomeni furono la causa del tristemente noto disastro nucleare di Fukushima e della morte di quasi 20.000 persone.