Molti dicono che il momento migliore per visitare il Giappone sia la primavera, quando i ciliegi in fiore pennellano di sfumature rosate ogni angolo del paese, cambiandone completamente il volto. Per altri invece è l’autunno con le sue diverse gradazioni di colore il periodo più indicato per andarci.
Ma a mio parere non esiste un periodo migliore di un altro, ogni stagione è unica nel suo genere ed offre un buon motivo per partire. Il Giappone, insomma, sarebbe da visitare in ogni stagione.
PRIMAVERA
La primavera è ritenuta da molti il periodo ideale per visitare il Giappone, se non l’unico. I ciliegi in fiore sono in effetti uno spettacolo emozionante e irripetibile e il clima è piuttosto piacevole nella maggior parte del paese, ad eccezione delle regioni settentrionali dove le temperature sono ancora rigide. Attenzione però, perché il periodo in cui la maggior parte dei ciliegi sono completamente in fiore dura al massimo un paio di settimane, in genere da fine marzo a metà aprile (a seconda della latitudine). Da notare inoltre che eventuali acquazzoni, venti forti o altri fenomeni meteorologici possono a volte far cadere tutti i petali con un po’ di anticipo.
Tuttavia, è il caso di dirlo, in primavera non è tutto rose e fiori. L’affollamento di alcune zone del paese raggiunge picchi incredibili, rendendo quasi difficile muoversi. Mettete in conto che ci sarà tantissima gente, vi consiglio pertanto di prenotare gli alloggi con largo anticipo, altrimenti rischiate di trovare tutto esaurito. E i prezzi inevitabilmente si alzano. Per non parlare della cosiddetta Golden Week, la prima settimana di maggio in cui si concentrano alcune feste nazionali e si hanno quindi alcuni giorni di riposo dallo studio e dal lavoro. In questi giorni di vacanza i giapponesi vanno a trovare i parenti o trascorrono il tempo con la famiglia in qualche zona turistica, aspettatevi quindi una maggiore difficoltà a prenotare gli alberghi.
Chidorigafuchi – © immagine: f11photo/Shutterstock.com
ESTATE
Viaggiare in Giappone d’estate viene spesso sconsigliato per l’afa e le alte temperature. Giugno è il mese che apre la stagione delle piogge (梅雨, tsuyu), l’umidità sale alle stelle e le temperature aumentano, mentre il cielo resta spesso grigio. I mesi di luglio ed agosto sono interessati da un caldo umido e soffocante. Infine giungono i tifoni. Detta così l’estate non è certo il momento migliore per andare in Giappone, in effetti, ed è forse il più caro, ma a mio parere ci sono un sacco di buoni motivi per visitarlo anche nei mesi più caldi.
In questo periodo dell’anno i ritmi frenetici che scandiscono la quotidianità delle grandi metropoli lasciano il posto ad un clima più rilassato, inizia il periodo delle vacanze e i giapponesi si lasciano andare ad un po’ di sana pigrizia. Il grigiore della città è spazzato via dall’esplosione di colori dei matsuri, i caratteristici festival estivi. Praticamente ogni fine settimana si celebra qualcuna di queste feste da nord a sud. Le strade cittadine si affollano di ragazzi e ragazze vestiti con lo yukata e il jinbei, gli abiti tradizionali estivi, spesso coloratissimi e ricchi di splendide decorazioni. La sera, quando il sole si fa da parte e le temperature diventano più sopportabili, ci si raduna per lo spettacolo degli hanabi, ovvero i fuochi d’artificio che incendiano l’estate giapponese.
Festival Awa Odori di Tokushima – © immagine: High Mountain/Shutterstock.com
AUTUNNO
L’autunno è un periodo meraviglioso per visitare il Giappone e anche fra i più amati per via della spettacolare colorazione delle foglie (紅葉, koyo), che richiama una grande quantità di fotografi, residenti e turisti amanti dei paesaggi infuocati. Fra la fine di novembre e la prima metà di dicembre i paesaggi sono ancora più splendidi del solito, grazie ai colori sgargianti dei momiji, gli aceri giapponesi, che si colorano di sfumature dorate e rossastre. Inoltre la stagione autunnale è piena di feste importanti, fra le più belle che si possano vedere in Giappone, legate alla conclusione del ciclo annuale.
L’unico fattore che caratterizza negativamente questo periodo è la volatilità del meteo, i tifoni ad esempio possono arrivare anche a ottobre. Tenete a mente che nel caso di piogge e venti eccezionalmente forti avviene il blocco dei trasporti (metropolitana, treni, aerei) e la chiusura dei musei e di altri siti turistici. In queste situazioni non vi resta che seguire le indicazioni che vi verranno date in albergo o nel luogo in cui vi trovate. E armatevi di pazienza, contro la natura non si può fare molto.
Tempio Kiyomizudera – © immagine: Luciano Mortula/Shutterstock.com
INVERNO
Il clima dell’inverno giapponese varia molto in base alla latitudine in cui ci si trova. Nella parte centrale del paese, dove si trovano Tokyo, Kyoto ed Hiroshima per intenderci, piove poco e non fa troppo freddo. Ben altro discorso se invece parliamo dell’Hokkaido, l’isola più settentrionale esposta direttamente a venti gelidi provenienti dalla Siberia. Le nevicate abbondanti che caratterizzano la città di Sapporo danno origine ogni anno all’animatissimo Yuki Matsuri, il festival della neve, che si tiene a inizio febbraio.
In questo periodo dell’anno i prezzi sono più bassi rispetto alla media e ci sono molti meno turisti, due buoni motivi per partire senza indugi alla volta del Giappone. Infine le temperature basse sono perfette per apprezzare appieno gli onsen, specialmente quelli all’aperto, e i piatti caldi come il ramen e l’oden. Di contro, oltre al fattore climatico, considerate che in inverno le giornate sono più corte e come se non bastasse musei e altri siti chiudono prima.
Yuki Matsuri a Sapporo – creative commons: Ignacio Izquierdo